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Archeoplastica: contro l’inquinamento marino

Cos’è Archeoplastica?

Uno dei modi rivoluzionari per responsabilizzare e sensibilizzare le persone verso il rispetto dell’ambiente è stato ideato da Enzo Suma con il suo progetto “Archeoplastica: il museo degli antichi rifiuti spiaggiati”. Quest’idea nasce dopo la pubblicazione di una foto di un barattolino di spray abbronzante che aprì una discussione tra i lettori sull’inquinamento della plastica. Enzo Suma cominciò così a pubblicare più foto dei suoi ritrovamenti per poi ufficializzare il sito nell’inverno del 2021.

In cosa consiste Archeoplastica?

Consiste nel ritrovamento di rifiuti lasciati nel passato che ritrovano vita lungo le spiagge di tutta Italia; oltre a questo, il progetto incentiva un utilizzo più regolare della plastica in modo da diminuire l’inquinamento. Grazie a questo, centinaia di rifiuti vengono raccolti e situati in un museo virtuale in cui è possibile osservarli.

Cosa si può trovare nel museo?

Gli elementi principali sono flaconi, bottiglie e palloni; tutti risalenti a 30, 40, 60 anni fa dai quali è possibile risalire alla versione originaria degli oggetti di quel tempo e trasformarli in opere d’arte.