Riviera

Troppi rifiuti in spiaggia, risolviamo il problema!

Lungo la Riviera Romagnola, ancora oggi, si trovano centinaia di rifiuti gettati per terra, sia dai cittadini, che dai turisti. Una cosa inconcepibile nel 2024 e in un’epoca piena di informazioni su come la plastica e la raccolta indifferenziata possano causare danni a noi e al nostro ecosistema.
E’ sufficiente trascorrere pochi minuti lungo la riva per rendersi conto dei molteplici mozziconi, involucri di cibo, scarti di plastica o bottiglie di vetro abbandonati dai giovani la sera prima.

Le persone tendono a gettare tutto quello che consumano sulla spiaggia, provocando inquinamento e rovinando l’ambiente. Ognuno getta qualcosa pensando di provocare un piccolo danno e le spiagge finiscono per essere colme di rifiuti e senza nessuno che effettivamente si impegna a rimuovere o a smettere di gettarli.
Bisognerebbe aumentare i bidoni sulle spiagge in modo che le persone gettino i loro rifiuti senza arrecare nessun danno, lo Stato dovrebbe essere più severo ed emanare leggi apposite per impedire a questi usurpatori di rovinare la bellezza della nostra riviera.

Le persone si devono responsabilizzare (o devono essere maggiormente responsabilizzate) iniziando a fare dei piccoli gesti per non rovinare l’ambiente; ad esempio portarsi da casa dei sacchetti in modo da poter gettare i rifiuti per poi buttarli nei bidoni appositi in spiaggia.
I bagnini devono controllare che le persone non gettano rifiuti per terra e impegnarsi per primi a tenere pulito il proprio bagnino.
Secondo noi, i bagnini, prima dell’inizio della stagione devono posizionare sia più bidoni lungo la passerella, sia dei piccoli bidoncini per ogni ombrellone in modo che le persone possano usufruirne al meglio. Questo potrebbe essere il primo passo per iniziare a risolvere il problema dei troppi rifiuti in spiaggia.

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RACCOLTA differenziata e COMPOSTAGGIO

Le 5 “R” rappresentano i passi da seguire per ridurre i rifiuti domestici. Nello specifico la prima “R”, Ridurre, si riferisce alla prevenzione dei rifiuti, la seconda, Riuso, a consumare in modo responsabile e sostenibile e le ultime tre, Riciclo, Raccolta e Rot, riguardano lo smaltimento dei rifiuti.

Abbiamo già parlato precedentemente di Ridurre, Riuso e Riciclo.
In questo articolo andremo ad approfondire le altre due R che chiudono il cerchio della gestione dei rifiuti.

Raccolta differenziata

Raccogliere è un’altra R fondamentale che serve per avere uno stile di vita sano ed ecologico. La raccolta differenziata è la migliore alternativa allo smaltimento dei rifiuti. Per smaltire e riciclare correttamente i rifiuti, è necessario che siano mantenuti divisi a seconda del tipo di materiale di cui sono costituiti. (per esempio carta, plastica, vetro, umido etc…). L’obiettivo a cui dobbiamo tendere è quello di giungere alla netta separazione tra rifiuto secco e rifiuto umido.

Separare il più possibile è importantissimo, perché permette di limitare la crescita delle enormi discariche e recuperare le materie prime di cui sono composte.
Ma la cosa più importante rimane quella di produrre meno rifiuti possibile. Se non si effettua la differenziata e si creano discariche a cielo aperto, il problema riguarderà tutti.
Ogni cittadino, infatti, con coscienza, è tenuto a porre un limite allo spreco delle risorse e all’inquinamento.

I vantaggi per l’ambiente

Il risparmio che si ricava è elettrico, idrico e nelle materie prime. Ogni volta che la spazzatura non viene riciclata, finisce nelle discariche o negli inceneritori, danneggiando gravemente l’ambiente. Fare la raccolta differenziata quindi aiuta l’industria e fa risparmiare energia, perché permette di recuperare materie prime in modo economico. Il principale vantaggio risiede nella maggiore sostenibilità economica di un prodotto riciclato rispetto ad uno ottenuto processando materie prime.

Grosso pericolo per la nostra salute

Rifiuti per stradaNe risentono, infatti, anche terra ed acqua con inevitabili ripercussioni sugli alimenti che vengono messi quotidianamente sulle nostre tavole, gran parte dei quali a rischio contaminazione. Anche se, purtroppo, in Italia si continua a produrre una quantità di rifiuti eccessiva rispetto a moltissimi altri Paesi Europei. Ci sono anche degli aspetti positivi in tutto questo. Città, come i comuni di Treviso, Pordenone e Belluno che possono vantare il titolo di amministrazioni “rifiuti free”.

Questi esempi dimostrano che adeguarsi è possibile: e questo diventa un dovere morale, ancor prima che civico perché la raccolta differenziata è un dovere! E anche un diritto.

Compost in cassetta

ROT: compostaggio dell’umido

Rot si traduce letteralmente con compostare o “ridurre in compost il resto”. Per alcuni sarà possibile fare compostaggio in casa o in giardino utilizzando una compostiera domestica, per altri la raccolta differenziata dell’umido organizzata dal proprio comune sarà la soluzione migliore. L’importante è che gli scarti di cibo non finiscano nell’indifferenziata e in discarica.
La parte dei rifiuti non riciclabile e/o non riutilizzabile, invece, può essere trasformata in energia termica e/o elettrica negli impianti di termovalorizzazione, sempre in alternativa all’uso della discarica.

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RIDURRE i rifiuti, una necessità per tutti

Un enorme spreco di risorse

Ogni giorno, inconsapevolmente, tendiamo a sprecare risorse che ci offre la nostra Terra e tutto ciò che viene prodotto attraverso queste. L’uso continuo e abituale, ci fa scordare che non tutte possono essere rinnovate ed una volta terminate non sarà più possibile tornare indietro.

La riduzione della produzione dei rifiuti alla fonte è la scelta primaria nella gestione dei rifiuti. Usare una quantità minore di materiali per un prodotto equivale a ridurre l’estrazione e la lavorazione di materie prime e, contemporaneamente, la necessità di smaltimento.

Perciò dovremmo iniziare ad orientarci verso un consumo più attento e riducendo gli sprechi, che faccia bene a noi e al pianeta.

Le quattro macro categorie a cui dobbiamo prestare la maggiore attenzione sono: acqua, cibo, energia elettrica e plastica.
Di seguito ci focalizzeremo sulla categoria PLASTICA: perché non basta riutilizzarla e riciclarla correttamente, è assolutamente necessario ridurne lo spreco: pensa ai prodotti monouso che vengono subito buttati via oppure agli eccessivi imballaggi.

Il problema dell’inquinamento da plastica

Sai quanto tempo impiega una comune bottiglia di plastica per degradarsi?
All’incirca 450 anni, mentre un sacchetto ne impiega circa 30 con il conseguente rilascio di sostanze inquinanti e dannose per l’ambiente e per tutti gli esseri viventi.
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La plastica iniziò a diventare un elemento presente in tutti i settori della società, a partire dai primi del 900con graduale aumento fino ai giorni nostri ed è uno dei materiali più presenti nella nostra vita quotidiana.

Tanto utile quanto nociva, rappresenta l’espressione più evidente delle problematiche climatiche relative alla sfera dei consumi. Attualmente, nonostante questo materiale sia la seconda maggiore fonte di emissioni di gas serra, la sua produzione non cessa e anzi continua ad aumentare.

Ma con le giuste azioni e piccoli accorgimenti possiamo fare molto per salvare il pianeta e convincere gli altri ad operare allo stesso modo. Ma vediamo più in dettaglio.

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La plastica biodegradabile: una soluzione

Il ricorso alla plastica biodegradabile rappresenta una soluzione. Con il termine bioplastiche ci si riferisce alla plastica di origine rinnovabile, che può essere biodegradabile e/o compostabile. Più del 90% di tutta la plastica mai prodotta, non è mai stata riciclata.

I sistemi di riciclo non sono in grado di far fronte alla crescente massa di rifiuti che vengono prodotti, perciò è più facile che la plastica finisca in discarica, bruciata o dispersa nell’ambiente che riciclata.
L’ostacolo più grande è acquisire consapevolezza degli oggetti in plastica che acquistiamo e utilizziamo ogni giorno.

Consigli su come sostituire la plastica monouso

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  • Minimizza l’acquisto di prodotti con imballaggi eccessivi
  • Usa contenitori per cibo ecologici come ad esempio barattoli di vetro
  • Invece che comprare le salse inizia a produrle in casa

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.…e all’esterno

  • Fai uso della tua tazza o borraccia per bere tè/caffè in ufficio o a scuola
  • Porta sempre con te una borsa riutilizzabile, utile per i tuoi acquisti
  • Utilizza cannucce riutilizzabili, in bamboo, acciaio o biodegradabili

Il progresso è meglio della perfezione

È facile sentirsi scoraggiati o pensare che non si stia facendo abbastanza quando vediamo come sono ridotti alcuni angoli delle nostre città ma quando si tratta di sostenibilità ogni piccolo passo fa la differenza. Bisogna continuare a fare del nostro meglio perché gli ambienti “imperfetti” sono i benvenuti.