Perché studiare per un futuro che potrebbe non esserci?
“Non possiamo, né dobbiamo rassegnarci, dobbiamo spingere chi governa a cambiare le cose o non ci sarà futuro…Nessuno è troppo piccolo per cambiare il mondo”.
Queste sono le parole di Greta Thunberg, la ragazzina svedese di soli 16 anni, diventata in poco tempo simbolo del movimento ambientalista studentesco.
Dal 20 agosto 2018 si è rifiutata di andare a scuola fino al giorno delle elezioni, chiedendo al governo di occuparsi del cambiamento climatico, adattando politiche più incisive per ridurre l’emissione di anidride carbonica. Passate le elezioni Greta ha ricominciato ad andare a scuola, ma ogni venerdì torna ad impugnare il suo cartello e a far sentire la sua voce.
Da allora è diventato un fenomeno virale, coinvolgendo milioni di studenti da tutto il mondo e anche Rimini ha deciso di aderire alla causa.
Venerdì 15 Marzo 2019 in tutto il mondo si sono svolte manifestazioni per azionare un meccanismo di rivolta contro le istituzioni politiche, non curanti degli evidenti cambiamenti climatici. Rimini è tra le 1693 città del mondo, 182 italiane, che hanno aderito all’invito di Greta. Nella provincia romagnola ha avuto luogo uno sciopero studentesco di natura pacifica e apartitica, organizzata tramite associazionismo come Greenpeace e il Comitato Basta Plastica in Mare.
L’intento era di dimostrare che c’è concretamente una richiesta di sostenibilità ambientale da parte dei giovani.
COME SI È SVOLTA LA MANIFESTAZIONE?
Alle ore 9:00 gli studenti si sono ritrovati per andare a pulire due diversi punti della città: la spiaggia libera del porto e il Parco Marecchia. Alle ore 11:00 i due gruppi si sono ricongiunti in Piazza Cavour dove sono state scambiate riflessioni ed interventi. Qui ha avuto sede la manifestazione vera e propria. È stata data la possibilità di esprimere la propria opinione a chi volesse farlo. I ragazzi sono stati invitati a portare cartelloni e striscioni con vari slogan di protesta e di difesa dell’ambiente.
Hanno dato sfogo alla loro immaginazione creando vere a proprie “opere d’arte”; tra i cartelloni più d’effetto:
- “è inutile per l’uomo conquistare la luna se poi finisce per perdere la terra”
- “Il mio gabinetto è più pulito #SaveThePlanet”
- “Nessuno vuole assumersi le proprie responsabilità ambientali ma tutti vogliono andare in vacanza dove la Natura Abbonda”
- “Roses are dead, Sea isn’t blue, The Earth is dying and so will you”
Tra la folla in Piazza Cavour erano presenti il Sindaco Gnassi, il vicesindaco Lisi e gli assessori Montini, Frisoni ed esponenti del mondo ambientalista.
EFFETTI:
Al termine della manifestazione sono stati raccolti centinaia di sacchi della spazzatura e sistemati davanti al Teatro Galli per formare la frase: Climate Strike (Sciopero per il clima).
L’obbiettivo è stato raggiunto: molti giovani si sono interessati all’argomento, con la speranza di poter cambiare le sorti del mondo partendo da un piccolo gesto come questo.