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Dieta plant-based: sostenibilità a tavola

È uno degli ultime mode alimentari, noto soprattutto Oltreoceano. Ma di cosa stiamo parlando? Il nome stesso significa, “basato sulle piante”, si tratta quindi di un’alimentazione a prevalenza vegetale, ma non solo. Infatti, non riguarda solo il consumo di vegetali ma di assumere alimenti naturali, quindi non trattati, non derivanti da sfruttamento di risorse e animali, oppure a km 0.

La differenza fra la dieta vegana e quella plantageneta

La differenza più evidente tra la dieta plant-based e quella vegana è che quest’ultima esclude completamente tutti i prodotti di origine animale e nasce con lo scopo di eliminare ogni forma di sfruttamento animale.

La dieta plant-based, invece, dipende da vegetali, con l’aggiunta di prodotti di origine animale purché provengano da fonti morali (come prendere solo uova freschissime da allevamenti a terra). Quindi si ha una dieta maggiormente flessibile ma che non accetta prodotti troppo lavorati. 

Perché è importante per la sostenibilità?

La dieta plant-based è sostenibile per diversi motivi:

  • Riduzione delle emissioni di gas serra: la produzione di carne, in particolare quella bovina, è una delle principali fonti di gas serra.
  • Minore consumo di acqua
  • Maggiore efficienza nell’uso del suolo
  • Minori rifiuti e inquinamento
  • Supporto alla biodiversità

In sintesi, una dieta plant-based aiuta a ridurre l’impatto ambientale, conservando risorse naturali e sostenendo un futuro più verde e sano per il pianeta.

Perché?

Conseguenze della plastica sulla fauna e l’uomo

L’inquinamento da plastica negli ultimi decenni è diventato uno dei problemi più grandi e urgenti da fronteggiare e gestire, infatti, milioni di tonnellate di plastica vengono prodotte ogni anno e compromettono la vita di molte specie, inclusa la nostra.

Conseguenze sull’uomo:
Svariate ricerche dimostrano che le tossine rinvenute nella plastica possono portare a disturbi riproduttivi, malattie polmonari, cancro, diabete, danni nello sviluppo in età giovanile e talvolta anche alla morte.
Cosa possiamo fare per ridimensionare l’utilizzo di prodotti inquinanti?

  • Non gettare la plastica sulle spiagge e nei mari
  • Incrementare l’utilizzo di borracce metalliche
  • Acquistare prodotti privi di imballaggi di plastica
  • Diminuire l’utilizzo delle cannucce di plastica
  • Riutilizzare bottiglie di vetro per il consumo d’acqua

Conseguenze sulla fauna:
Gli animali sono danneggiati dal nostro improprio smaltimento di plastica. Non solo compromettiamo i loro habitat ma anche la loro salute. Scambiano la plastica per del cibo e spesso se ne nutrono, portando alla loro morte. Anche se molte persone non sono interessate alla salute della fauna, in realtà è un argomento che tocca anche noi: se gli animali (per esempio pesci) mangiano della plastica e noi mangiamo loro a nostra volta, ingeriamo indirettamente suddetta plastica. Quindi, è un problema di tutti!