Al giorno d’oggi utilizziamo materiali plastici in qualsiasi ambito e occasione, tuttavia questo non è un bene per l’ambiente. Bisogna, quindi, cercare di provvedere in qualche modo.
Noi proponiamo delle soluzioni alternative da poter applicare in casa e nella vita di tutti i giorni: anziché utilizzare stoviglie di plastica, si può ricorrere a piatti in ceramica, posate in acciaio o a stoviglie compostabili, che in fase di smaltimento riducono di molto le emissioni di CO2, e non hanno nella loro composizione alcun derivato del petrolio.
Per risparmiare ma, soprattutto, per evitare di inquinare, possiamo scegliere di riempire delle borracce con l’acqua che sgorga dal rubinetto della cucina o utilizzare anche delle caraffe con il filtro, facilmente reperibili e dal costo contenuto, per diminuire la produzione e spreco delle bottigliette di plastica.
Un altro esempio sono i spazzolini in plastica che impiegano 1000 anni a decomporsi, e per questo possiamo scegliere di acquistare degli spazzolini in bambù, imballati in cartone riciclato. Stessa cosa vale per i pettini e i bastoncini in bambù, alternative valide e ecologiche.
Anche per la conservazione dei cibi esiste una buona pratica da seguire: invece di coprirli con la pellicola di plastica o di alluminio, possiamo usare barattoli in vetro, insalatiere oppure pellicole ecologiche. Tra queste consigliamo Beeopak, una pellicola alimentare ecologica a base di cera d’api biologica che conserva i cibi freschi a lungo e rende il tessuto lavabile, riutilizzabile così per più di 1 anno.
La maggior parte della nostra selezione di cosmetici è confezionata in plastica principalmente per ragioni di praticità, ma ci sono alcuni prodotti reperibili in contenitori di vetro, l’alternativa migliore. E per struccarsi? Esistono diversi dischetti lavabili in cotone biologico e molto più economici dei dischetti usa e getta.
Parliamo invece della decarbonizzazione in Italia. L’azione di decarbonizzazione mira a passare quanto prima dall’uso di combustibili fossili come carbone, gas naturale o petrolio a fonti di energia rinnovabili e prive di emissioni di carbonio.
In Italia poco più del 30% dei rifiuti plastici viene destinato al riciclo. Media ancora molto bassa, che la strategia europea sulla plastica proverà ad aumentare. Adottata nel gennaio del 2018, la strategia prevede che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica immessi sul mercato europeo dovranno essere riutilizzabili o riciclabili in modo efficace, anche sotto il profilo dei costi.
Secondo Ecco, le bioplastiche rappresentano una soluzione per la decarbonizzazione di quelle applicazioni in cui non è possibile un’eliminazione dell’imballaggio monouso.
Specialmente in Italia la filiera della decarbonizzazione negli anni si è sviluppata molto rappresentando il 6% del mercato in termini di produzione, con un fatturato di 815 milioni di euro.