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Eventi e giornate dedicate all’ambiente nel Mondo

Un’Occasione per Dire No alla Plastica. Ogni anno, il calendario è ricco di eventi e giornate mondiali dedicate alla sostenibilità ambientale. Queste occasioni rappresentano un’opportunità preziosa per sensibilizzare gli studenti e l’intera comunità scolastica sull’importanza di ridurre l’uso della plastica. Partecipare attivamente a queste iniziative può essere il primo passo per trasformare la scuola in un ambiente più sostenibile.

Le Giornate Più Importanti per la Lotta alla Plastica

1. Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 Giugno)
La Giornata Mondiale dell’Ambiente è una giornata dedicata alla tutela del nostro pianeta. Ogni anno ha un tema specifico, spesso legato all’inquinamento da plastica e alla perdita di biodiversità. Le scuole possono organizzare laboratori, mostre o iniziative di pulizia ambientale per sensibilizzare gli studenti.

2. Plastic Free July
Plastic Free, un evento talmente importante e divertente a cui viene dedicato un intero mese. Questo evento mira alla riduzione della plastica monouso. E’ un’iniziativa che incoraggia tutti a evitare prodotti in plastica per 31 giorni, scegliendo alternative sostenibili. Le scuole possono lanciare sfide settimanali agli studenti, come portare borracce riutilizzabili o eliminare la plastica dalle merende.

3. World Clean-up Day (Settembre)
Un evento mondiale in cui milioni di volontari si riuniscono per ripulire spiagge, parchi e città dai rifiuti. Le scuole possono organizzare una giornata di raccolta rifiuti nel proprio quartiere, coinvolgendo famiglie e cittadini per un impatto ancora più grande.

Come Coinvolgere la Scuola in questi Eventi?

Organizzare attività didattiche → Lezioni tematiche, proiezioni di documentari e quiz interattivi possono aiutare a sensibilizzare gli studenti.
Lanciare sfide Plastic Free → Piccoli obiettivi settimanali come eliminare le bottigliette di plastica o usare sacchetti riutilizzabili.
Dare il buon esempio → I docenti e il personale scolastico possono adottare comportamenti sostenibili, diventando modelli per gli studenti.
Partecipare alle giornate mondiali per la sostenibilità non è solo un’occasione per imparare, ma anche un modo per agire. Ogni piccolo gesto conta: insieme possiamo ridurre la plastica e proteggere il nostro pianeta.

Buone Notizie

Dieta plant-based: sostenibilità a tavola

È uno degli ultime mode alimentari, noto soprattutto Oltreoceano. Ma di cosa stiamo parlando? Il nome stesso significa, “basato sulle piante”, si tratta quindi di un’alimentazione a prevalenza vegetale, ma non solo. Infatti, non riguarda solo il consumo di vegetali ma di assumere alimenti naturali, quindi non trattati, non derivanti da sfruttamento di risorse e animali, oppure a km 0.

La differenza fra la dieta vegana e quella plantageneta

La differenza più evidente tra la dieta plant-based e quella vegana è che quest’ultima esclude completamente tutti i prodotti di origine animale e nasce con lo scopo di eliminare ogni forma di sfruttamento animale.

La dieta plant-based, invece, dipende da vegetali, con l’aggiunta di prodotti di origine animale purché provengano da fonti morali (come prendere solo uova freschissime da allevamenti a terra). Quindi si ha una dieta maggiormente flessibile ma che non accetta prodotti troppo lavorati. 

Perché è importante per la sostenibilità?

La dieta plant-based è sostenibile per diversi motivi:

  • Riduzione delle emissioni di gas serra: la produzione di carne, in particolare quella bovina, è una delle principali fonti di gas serra.
  • Minore consumo di acqua
  • Maggiore efficienza nell’uso del suolo
  • Minori rifiuti e inquinamento
  • Supporto alla biodiversità

In sintesi, una dieta plant-based aiuta a ridurre l’impatto ambientale, conservando risorse naturali e sostenendo un futuro più verde e sano per il pianeta.

Re-Re-Re

“Città 30: Strade Più Sicure, Aria Più Pura”

Sono un tipo di città inventato per proteggere i pedoni e i ciclisti dai veicoli che possono raggiungere velocità elevate, ma non è l’unico obiettivo perché con questa nuova idea si prova a diminuire anche l’impatto ambientale. Di solito è delimitata dagli assi della viabilità principale e al suo interno vige il limite di velocità di 30 km/h. La zona 30 non limita il traffico veicolare ma lo
modera. Alcuni esempi di città 30 possono essere Bologna, Milano, Torino e Barcellona.
Di recente il comune di Bologna ha pubblicato un post su instagram con tutti i risultati delle città 30 del 2024.
Questi ultimi sono:

    • 0 pedoni uccisi
    • – 16% pedoni investiti per strada

    • – 29% di inquinamento
    • – 13% di incidenti
    • + 39% di viaggi urbani in treno
    • + 69% di spostamenti in bike sharing
    • – 5% flussi veicolari
Buone Notizie

Scegli cosmetici biodegradabili

I prodotti beauty contribuiscono notevolmente all’inquinamento del nostro pianeta: il loro packaging di plastica e i make-up contenenti formule di microplastiche, inquinano tantissimo, e noi non c’è ne accorgiamo minimamente. Se pensiamo bene anche i trucchi con le principesse che si regalano ai bambini, sono fatti completamente di plastica.

Le microplastiche

Le microplastiche presenti nei prodotti cosmetici, oltre a inquinare l’ambiente, sono anche molto dannose per la nostra salute se vengono ingerite, e truccandosi è molto facile che accada, soprattutto con rossetti e lucidalabbra. I sintomi ricordano quelli che si trovano nel diabete, dell’obesità e in altre malattie croniche, ed è per questo che è consigliabile scegliere cosmetici plastic-free. Questo aiuterebbe il nostro pianeta e la nostra salute. Le microplastiche sono state ritrovate anche all’interno del corpo umano, sono state ritrovate tracce di microplastiche nei polmoni e nel sangue di donatori anonimi.

Perché scegliere cosmetici biodegradabili?

1. Non contengono sostanze dannose per la nostra pelle
2. Sono cruelty free, non sono testati sugli animali
3. Non immettono nell’ambiente sostanze tossiche
4. I cosmetici biodegradabili derivano dall’agricoltura biologica, dove è vietato di pesticidi chimici che danneggiano l’ambiente
5. Comprando cosmetici biodegradabili si incentiva l’economia e le persone a rispettare l’ambiente

Buone notizie

Molti brand nel mondo  producono cosmetici plastic-free, come ad esempio ‘’we luv eco’’ che è un brand tedesco, elate, zao make-up, axiology.  Molte persone negli ultimi anni hanno iniziato a preferire i cosmetici plastic-free, che aiutano il nostro ambiente e la nostra salute.

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Archeoplastica: contro l’inquinamento marino

Cos’è Archeoplastica?

Uno dei modi rivoluzionari per responsabilizzare e sensibilizzare le persone verso il rispetto dell’ambiente è stato ideato da Enzo Suma con il suo progetto “Archeoplastica: il museo degli antichi rifiuti spiaggiati”. Quest’idea nasce dopo la pubblicazione di una foto di un barattolino di spray abbronzante che aprì una discussione tra i lettori sull’inquinamento della plastica. Enzo Suma cominciò così a pubblicare più foto dei suoi ritrovamenti per poi ufficializzare il sito nell’inverno del 2021.

In cosa consiste Archeoplastica?

Consiste nel ritrovamento di rifiuti lasciati nel passato che ritrovano vita lungo le spiagge di tutta Italia; oltre a questo, il progetto incentiva un utilizzo più regolare della plastica in modo da diminuire l’inquinamento. Grazie a questo, centinaia di rifiuti vengono raccolti e situati in un museo virtuale in cui è possibile osservarli.

Cosa si può trovare nel museo?

Gli elementi principali sono flaconi, bottiglie e palloni; tutti risalenti a 30, 40, 60 anni fa dai quali è possibile risalire alla versione originaria degli oggetti di quel tempo e trasformarli in opere d’arte.

Perché?

L’agenda 2030 negli hotel

Il 25 settembre 2015, i rappresentanti dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno creato un programma di azione per lo sviluppo sostenibile: Agenda 2030.
I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sono universali, innovativi, integrati e centrati sulle persone, come: porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo, assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, rendere le città sicure, garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.

Si può soggiornare in hotel ecosostenibili in Italia?

Rispetto per la natura, qualità della vita, integrazione con le comunità locali, alimentazione bio e a kilometro zero: tutto questo è alla base dell’idea che ha portato alla nascita degli hotel ecosostenibili, molto diffusi in Italia e Europa.
In fondo, perché l’attenzione per l’ambiente deve implicare un’idea di sforzo e negatività?
Il punto di forza degli hotel ecosostenibili è di rendere il rispetto dell’ambiente qualcosa di piacevole e stimolante per le persone.
Le caratteristiche di questi hotel ecosostenibili riguardano la struttura dell’eco-hotel come l’energia da fonti rinnovabili, raggiungibilità senza auto, pannelli solari, riduttori di flusso per il risparmio dell’acqua, riuso delle acque piovane oppure l’uso di detergenti ecologici, di lampadine a basso consumo.

Siete curiosi di sapere quali sono i 3 principali hotel ecosostenibili?

Il Biohotel Panorama di Malles è il primo hotel biologico in Italia; nel 1985 i proprietari ristrutturarono l’albergo secondo criteri di rispetto per l’ambiente all’avanguardia per quegli anni. Oggi possiamo trovare prodotti a km 0, menu gourmet, e la bio distilleria di famiglia.

L’Agriturismo Sant’ Egle di Sorano dove possiamo trovare : la biopiscina, cibo biologico, attività nella natura, percorso detox.
In questo agriturismo tutta l’energia usata, è prodotta da fonti rinnovabili, e le acque piovane sono riutilizzate.

Le Cave Bianche è un eco-design hotel nel cuore dell’isola di Favignana ,progettato pensando di utilizzare la pietra naturale presente grazie a tecnologie costruttive poco invasive e orientando tutte le scelte verso la sostenibilità: impiego dell’energia solare, illuminazione a led diffusa, un sistema anti calcare centralizzato, rubinetteria anti-spreco, riutilizzo e canalizzazione delle acque piovane.

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Come Rimini è diventata smart city

Rimini è il più grande comune della Valmarecchia ed è situato sul Mar Adriatico nella regione dell’Emilia-Romagna. Grazie alla sua posizione, il comune offre vari tipi di paesaggi: dalle spiagge sabbiose dell’Adriatico e dalle pianure, fino alle dolci colline e ai primi monti dell’entroterra, dove regnano i fiumi del Marecchia e dell’Ausa.
Questa è una città che negli anni ha ospitato sempre più turisti da tutta Europa, richiamati dalle attrazioni turistiche adatte a persone di tutte le età: ciò ha contribuito a far sì che il comune di Rimini rinnovasse molti posti che da tempo erano stati lasciati a loro stessi.
Spazi come piste ciclabili, parchi, nuovi mezzi green da poter utilizzare per muoversi nella città e tanti altri provvedimenti presi dal comune, sempre seguendo le orme della sostenibilità, contribuisce così a far classificare Rimini come undicesima tra le città più green d’Italia con Legambiente.

Il parco del mare

 

Altro progetto che si concentra nella parte del lungomare di Rimini, prevede la creazione di un’area verde affiancata ad una vasta pista ciclabile completamente ristrutturata in maniera green.
La pista ciclabile si riempie di vita soprattutto in estate, ospitando mercatini dell’usato, feste e balli popolari, mentre la parte green è popolata da alberi e piante, e sono inoltre presenti piccole aree attrezzate alla ginnastica e allo svago dei bambini.

Oltre a ciò, anche nella spiaggia stessa sono stati aggiunti dei divieti che vogliono diminuire sempre di più l’inquinamento di ogni tipo nei nostri paesaggi: i più recenti provvedimenti riguardano il divieto di vendita di cibo e bevande in imballaggi di plastica, e il divieto di fumo sulla riva del mare.

Piano di salvaguardia della balneazione

 

Dal 2013 Rimini ha aderito ad un piano che consiste nel risanare il sistema idrico più grande d’Italia, con il quale vennero riportati adattamenti agli impianti fognari e depuratori e che mira in qualche anno a ridurre del 90% l’inquinamento delle acque del mare, così da eliminare i vari divieti di balneazione comuni a tutta la costa.
Questo grande progetto è riuscito, inoltre, ad entrare negli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 delle Nazioni Unite.

Nuovi trasporti sostenibili

 

Negli ultimi anni la nostra città si è impegnata nel fornire molti trasporti elettrici green, con il principale obiettivo di diminuire l’inquinamento nell’aria e nei nostri mari.
Ciò comprende centinaia di ebike e scooter elettrici, oltre ai mille monopattini: quest’ultimi sono molto utilizzati dai turisti.
Innovativa, però, è la stazione ferroviaria Metromare: questo mezzo di trasporto completamente elettrico della Start Romagna consente di andare da Rimini a Riccione in pochi minuti, consentendo di evitare tutto il traffico.


I biglietti sono gli stessi di un qualsiasi autobus e sono acquistabili in ogni tabaccheria; la Metromare passerà in ogni fermata ogni 5 minuti.
Per concludere, vicino alla stazione di Rimini è anche presente il Bike Park, pieno di tutti i servizi che un ciclista potrebbe cercare: dall’officina, al noleggio bici, un parcheggio privato, una ricarica per bici elettriche e persino un punto ristoro.
Grazie alla posizione favorevole, dalla stazione puoi raggiungere in bicicletta sia il centro che il mare!

Buone Notizie

Soluzioni alternative alla plastica

Al giorno d’oggi utilizziamo materiali plastici in qualsiasi ambito e occasione, tuttavia questo non è un bene per l’ambiente. Bisogna, quindi, cercare di provvedere in qualche modo.

Noi proponiamo delle soluzioni alternative da poter applicare in casa e nella vita di tutti i giorni: anziché utilizzare stoviglie di plastica, si può ricorrere a piatti in ceramica, posate in acciaio o a stoviglie compostabili, che in fase di smaltimento riducono di molto le emissioni di CO2, e non hanno nella loro composizione alcun derivato del petrolio.

Per risparmiare ma, soprattutto, per evitare di inquinare, possiamo scegliere di riempire delle borracce con l’acqua che sgorga dal rubinetto della cucina o utilizzare anche delle caraffe con il filtro, facilmente reperibili e dal costo contenuto, per diminuire la produzione e spreco delle bottigliette di plastica.

Un altro esempio sono i spazzolini in plastica che impiegano 1000 anni a decomporsi, e per questo possiamo scegliere di acquistare degli spazzolini in bambù, imballati in cartone riciclato. Stessa cosa vale per i pettini e i bastoncini in bambù, alternative valide e ecologiche.

Anche per la conservazione dei cibi esiste una buona pratica da seguire: invece di coprirli con la pellicola di plastica o di alluminio, possiamo usare barattoli in vetro, insalatiere oppure pellicole ecologiche. Tra queste consigliamo Beeopak, una pellicola alimentare ecologica a base di cera d’api biologica che conserva i cibi freschi a lungo e rende il tessuto lavabile, riutilizzabile così per più di 1 anno.

La maggior parte della nostra selezione di cosmetici è confezionata in plastica principalmente per ragioni di praticità, ma ci sono alcuni prodotti reperibili in contenitori di vetro, l’alternativa migliore. E per struccarsi? Esistono diversi dischetti lavabili in cotone biologico e molto più economici dei dischetti usa e getta.

Parliamo invece della decarbonizzazione in Italia. L’azione di decarbonizzazione mira a passare quanto prima dall’uso di combustibili fossili come carbone, gas naturale o petrolio a fonti di energia rinnovabili e prive di emissioni di carbonio.

In Italia poco più del 30% dei rifiuti plastici viene destinato al riciclo. Media ancora molto bassa, che la strategia europea sulla plastica proverà ad aumentare. Adottata nel gennaio del 2018, la strategia prevede che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica immessi sul mercato europeo dovranno essere riutilizzabili o riciclabili in modo efficace, anche sotto il profilo dei costi.

Secondo Ecco, le bioplastiche rappresentano una soluzione per la decarbonizzazione di quelle applicazioni in cui non è possibile un’eliminazione dell’imballaggio monouso.

Specialmente in Italia la filiera della decarbonizzazione negli anni si è sviluppata molto rappresentando il 6% del mercato in termini di produzione, con un fatturato di 815 milioni di euro.

 

Buone Notizie

La Fondazione Cetacea nella Riviera Romagnola

Ultimamente il tema della tutela della vita animale ha sollevato un ampio dibattito,  ciò ha portato ad una creazione da parte dell’UNESCO della dichiarazione universale dei diritti dell’animale in cui troviamo 14 articoli che tutelano la fauna: non solo queste forme di vita vengono protette dall’UNESCO, ma anche dalla recente riforma del 2022 dell’articolo 9 dove, oltre alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico, è stata aggiunta la tutela ambientale. Gli animali, generalmente, sono tenuti all’interno di gabbie con temperature stabili e una creazione di un semi habitat, però diciamo che stare chiusi in una gabbia di vetro non è come essere in libertà.

Oggi per fortuna sono nate associazioni che tutelano le specie animali, per esempio vicino a noi è nata la Fondazione Cetacea di Riccione nel 2008 e si è subito trasformata in una vera e propria Onlus. Questa associazione gestisce il centro di recupero di Tartarughe marine dell’Emilia-Romagna, dove vengono curate e restituite al mare, oltre 700 tartarughe sono già state liberate. La fondazione ha come obiettivo quello di aiutare gli animali feriti, maltrattati, con difficoltà motorie etc; per questo si ha l’intenzione di trasformare il vecchio delfinario di Rimini in un ospedale veterinario e grazie agli specialisti che ci lavoreranno, si potrà tutelare e curare in modo efficiente il mondo animale.

Al giorno d’oggi molti animali soffrono a causa della plastica, della pesca illegale e tante altre azioni che senza tutela portano ad un rischio per la loro salute.

Re-Re-Re

L’importanza del RICICLO, consigli da seguire

Riciclaggio come stile di vita

La gestione corretta dei rifiuti è un tema ad oggi sempre più sentito, poiché si è appreso che gestire in maniera consapevole il rifiuto può portare grandi benefici in termini di ecosostenibilità. La salvaguardia del nostro pianeta è infatti un tema molto attuale, che ci accomuna.

Il riciclaggio di rifiuti si inserisce quindi in un contesto contemporaneo dove il recupero dei materiali, che prima erano di solo scarto, diventa un’operazione sempre più comune in tutto il mondo, per fare in modo di dar vita a nuovi prodotti che, fino a qualche anno fa, neanche si potevano immaginare.

Ma come è possibile realizzare questo concetto di riciclo dei rifiuti?
Se seguirete questi 10 consigli sarà molto più semplice e divertente riciclare.

1. Iniziare a riciclare nel nostro piccolo, cercando di “auto-obbligarci” a rispettare le regole del riciclo dei rifiuti.

2. Imparare a separare correttamente i rifiuti
Riciclare non è semplice, occorre sempre informarsi bene su dove ogni rifiuto debba essere gettato. Possiamo farlo leggendo sui cassonetti presenti in strada o direttamente sull’etichetta delle confezioni.

3. Lavare sempre i rifiuti prima di differenziare
E’ importante rimuovere eventuali residui di cibo e altri materiali dai contenitori vuoti prima di gettarli negli appositi bidoni. Ciò serve per evitare il formarsi di insetti o animaletti che rimarrebbero in casa fino a quando la spazzatura non verrà smaltita.

4. Rifiuti speciali
I rifiuti speciali sono quei rifiuti  che a differenza di quelli urbani sono provenienti da operazioni di edilizia, ristrutturazione o rifacimento del giardino.

5. Gestione dei rifiuti in casaraccolta-differenziata
Per poter garantire una giusta gestione dei rifiuti è necessario differenziare i bidoni in casa. Meglio acquistare bidoni con colori diversi, così sarà più semplice fare la raccolta.

6. Cerca di stimolare i tuoi amici e conoscenti a riciclare
Dobbiamo cercare tutti di spiegare alle persone quanto sia importante salvaguardare l’ambiente in modo tale che tutti si possano adoperare in casa con la raccolta differenziata.

7. Acquista prodotti riciclati
Non basta solo riciclare le materie prime per salvare il pianeta,
occorre quindi cercare di acquistare prodotti già riciclati in modo da evitare il consumo di altre materie prime.

8. Riduci il volume della tua spazzatura
Anche se svolgiamo una buona raccolta differenziata, l’idea di base è quella di limitare i rifiuti allo stretto indispensabile e, se si crea spazzatura, differenziarla. In sostanza ,dobbiamo quindi cercare di acquistare prodotti che contengono meno involucro possibile, prediligendo così oggetti incartati in maniera semplice e con materiali riciclati e riciclabili.

9. Ricicla nel tuo ambiente di lavoro
Molto spesso accade che in ufficio si crei un unico contenitore con tutta la spazzatura prodotta. A seconda di quale sia il tuo lavoro, cerca di stimolare la raccolta differenziata anche li. Ad esempio, potresti mettere un cestino sotto alla tua scrivania che possa catturare tutta la carta; in aggiunta, potrai disporne uno per la plastica, mentre se ti capita di mangiare in ufficio, uno per l’umido.

10. Cercare uno stile di vita senza plastica
Lo stile di vita che decidi di adottare sarà fondamentale per la tutela del nostro pianeta. Molti lidi in località balneari hanno già adottato questo stile, molti locali e supermercati offrono tutto quello che occorre per evitare l’uso della plastica.

Insomma, sii il cambiamento che vorresti essere.